alt.loading

NATO MUltimedia

nato-science-balsar-italian

Publication date
Country
Themes
Filming date
Location
Type
Format
Version
Language

Cosa sale fino alla stratosfera per poi inviare immagini sulla terra? I palloni stratosferici rappresentano lo sviuppo piú recente della tecnologia “occhi nel cielo”.

Synopsis

La NATO riveste un ruolo chiave nella risposta alle emergenze e nelle operazioni di soccorso in caso di disastro. Disporre di una visione d’insieme dell’area interessata da un disastro è di vitale importanza per salvare vite e prevenire ulteriori danni. Fino ad ora, le uniche due opzioni disponibili per ottenere una visione d’insieme di una determinata area prevedevano il ricorso ad aerei o a satelliti, entrambe soluzioni costose e legate alla diponibilità di infrastrutture. I palloni stratosferici equipaggiati con un nuovo tipo di radar, invece, rappresentano una soluzione promettente in termini di costi contenuti, rapidità di impiego e risparmio di carburante.

In questo episodio del programma NATO Science, facciamo visita all’Università di Pisa dove, grazie al sostegno del programma NATO “Scienza per la Pace e la Sicurezza”, scienziati NATO lavorano a questo nuovo sistema in collaborazione con l’Universita’ Australiana del Nuovo Galles del Sud.

Le immagini mostrano il pallone stratosferico munito di radar in azione e gli scienziati impegnati nel mettere a punto il nuovo sistema.

Transcript

ESTRATTO (INGLESE)
Dylan White
(rivolto alla telecamera) Cosa vola piú in alto di un aereo ma piú in basso di un satellite? Quale strumento permette di risparmiare soldi, carburante e vite umane? Una pallone!

L’ORGANIZZAZIONE DEL PATTO DEL NORD ATLANTICO
Presenta
NATO SCIENCE
RADAR TRASPORTATO DA PALLONE STRATOSFERICO
CE NE PARLA DYLAN P. WHITE.

ESTRATTO (INGLESE)
Dylan White
Questa settimana ci spingiamo fino alla stratosfera per dare una bella occhiata alla Terra. Sentiamo il nostro scienziato.

Progetto: Radar trasportato da pallone stratosferico
Paesi partecipanti: Italia, Australia
Con il sostegno del programma NATO “Scienza per la Pace e la Sicurezza”

ESTRATTO (INGLESE)
Dott. Marco Martorella
Docente di Sistemi Radar presso l’Universita’ di Pisa
Quando abbiamo bisogno di visualizzare velocemente un’area molto estesa, per esempio un’area colpita da un incendio boschivo oppure da un’inondazione, le opzioni a nostra disposizione sono poche e, spesso, costose. Un aereo puó raggiungere un’altitudine massima di 18.000 metri e offre una visuale limitata. Un aereo, inoltre, costa molto in termini di carburante e richiede molta preparazione. Un’altra possibilità è il satellite ma occorre aspettare che si trovi nella posizione giusta sopra la Terra, senza parlare del costo che comporta.

I palloni stratosferici sono poco costosi e di rapido impiego rispetto ai tempi necessari per approntare un aereo o un satellite. Se, poi, ci si monta sopra un sistema di cattura di immagini, nel giro di poche ore si riescono a visualizzare porzioni di territorio che possono raggiungere centinaia di chilometri quadrati di estensione.

I palloni stratosferici possono essere lanciati manualmente e raggiungono un’altitudine compresa tra i 20 e i 40 chilometri. Sono sospinti lungo una traiettoria rettilinea da venti stratosferici costanti e regolari e questo permette di essere assolutamente sicuri della loro traiettoria.

ESTRATTO (INGLESE)
Dylan White
Ma come puó un pallone stratosferico scattare fotografie di quanto sta avvenendo a terra?

ESTRATTO (INGLESE)
Professor Marco Martorella, University of Pisa
La caratteristica che rende il nostro sistema veramente innovativo è una tecnologia chiamata radar ad apertura sintentica (SAR). Ecco come funziona. Un radar normale necessita di un’antenna di grandi dimensioni per ottenere immagini ad alta risoluzione. Questo non sarebbe fattibile con una pallone aerostatico. La SAR, invece, utilizza un insieme di tante immagini a bassa risoluzione scattate in rapida successione entro una determinata finestra temporale. Con queste, si compone poi un’immagine ad alta risoluzione.

Possiamo addirittura riportare il sistema a terra e recuperare il radar grazie ad un paracadute ad azionamento automatico munito di GPS.

Questo progetto rappresenta il primo passo verso un sistema munito di data link che permetterà al nostro occhio nel cielo di inviarci immagini in tempo reale.

ESTRATTO (INGLESE)
Dylan White
Nel prossimo episodio andremo in Montenegro per esaminare una tecnologia che potrebbe fornire ai soccorritori una modalità di salvataggio di vite umane che non tiene conto delle frontiere.

Vi invitiamo a guardare gli altri video della serie per saperne di piú sull’iniziativa NATO Science.

Questo video contiene materiale d’archivio concesso in uso alla NATO. Tale materiale non puó essere utilizzato per altre produzioni senza il consenso del titolare del copyright.

Si prega di contattare Thomas Reuters e l’Università del Nuovo Galles del Sud per ottenere il necessario permesso di utilizzo.
Music
Frames of Motion (Part 1) Andrew Britton, David Golds; Domestic Idyll (Main track) Jessica Charlotte Dannheisser
Usage rights
Questa materiale è di libero accesso per l’utilizzo in filmati e articoli giornalistici nonché per la diffusione online e a mezzo radio. L’utilizzo per altri scopi è sottoposto a vincoli. Il materiale contenuto in questo video è protetto da copyright. Esso è concesso in uso alla NATO ma non è utilizzabile per altre produzioni senza il consenso del titolare del copyright. Si prega di contattare Thomson Reuters e l’Università del Nuovo Galles del Sud per ottenere il necessario permesso di utilizzo.
Reference
NATO838186
ID
1660