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NATO‌ ‌Science:‌ ‌il‌ ‌robot‌ ‌che‌ ‌va‌ ‌in‌ ‌avanscoperta‌

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Quando si tratta di disinnescare una bomba, chi decide chi debba intervenire per primo? Un nuovissimo robot rilevatore di ordigni si offre volontario.

Synopsis

Lo smaltimento di ordigni esplosivi (EOD nell’abbreviazione inglese che sta per Explosive Ordnance Disposal) è uno dei mestieri piú pericolosi al mondo. Cionostante, se si vuole proteggere la popolazione civile, è necessario provvedere alla rilevazione e allo smaltimento dei milioni di ordigni bellici inesplosi sparsi per il mondo. Nell’intento di contribuire ad un’operazione tanto pericolosa, gli scienziati NATO hanno messo a punto, all’Università di Firenze, un robot EOD di prima generazione. “UGO-1st” (nome che ha assonanza fonetica con la locuzione inglese che sta per “vai prima tu) è piú piccolo, piú intelligente e piú agile di dispositivi precedenti e monta, inoltre, due tipi di radar innovativi capaci di rilevare ed identificare velocemente oggetti sotterrati.

Il materiale video mostra UGO-1st in azione all’Università di Firenze con commento del capo progetto.

Transcript

COMMENTO (INGLESE)
Dylan White
Quando occorre disinnescare una bomba, probabilmente non vorreste essere voi a dovervi avvicinare per primi. Proprio per questo, gli scienziati della NATO hanno messo a punto un robot che puó farlo perfettamente al posto vostro. Lo hanno chiamato “UGO-1st”.

L’ORGANIZZAZIONE DEL PATTO DEL NORD ATLANTICO
Presenta
NATO SCIENCE
IL ROBOT CHE VA IN AVANSCOPERTA
CE NE PARLA DYLAN P. WHITE

COMMENTO (INGLESE)
Dylan White
Lo smaltimento di ordigni esplosivi è uno dei mestieri piú pericolosi al mondo. E’ tuttavia essenziale rilevare e rimuovere ordigni inesplosi prima che possano arrecare danni alle persone. Ogni anno, migliaia di civili, per la maggior parte bambini, perdono la vita o rimangono mutilati a causa di mine antiuomo o di ordigni bellici inesplosi.

Grazie al loro nuovo robot, gli scienziati della NATO stanno contribuendo a rendere le operazioni di rimozione di questi micidiali artefatti un pó piú sicure. Il nostro scienziato dell’Università di Firenze ci spiega come.

Progetto: Radar Olografico e di Sottosuolo per la Rilevazione di Mine Antiuomo e di Ordigni Esplosivi Artigianali.
Paesi partecipanti: Italia, Ucraina, Stati Uniti
Con il supporto del programma NATO Science per la Pace e la Sicurezza

COMMENTO (INGLESE)
Professor Lorenzo Capineri, Università di Firenze

L’impiego di robot per la rilevazione di mine antiuomo non è nulla di nuovo ma UGO-1st è unico nel suo genere per due importanti motivi.

Per prima cosa, è piú piccolo e piú agile di moltri altri robot rilevatori della presenza di mine. Questo significa che puó operare su terreni accidentati e aggirare gli ostacoli. Queste sono qualità fondamentali in aree disastrate.

In secondo luogo, si avvale di due tipi di radar. Il primo è un radar ad impulsi a reazione veloce che ferma il robot e attiva un allarme non appena viene rilevato un oggetto. Il secondo è un radar olografico che, invece di emettere suoni, crea immagini per mostrare all’operatore quale tipo di oggetto abbia indotto il robot a fermarsi. Un terzo sensore, una telecamera tridimensionale di profondità, fornisce informazioni aggiuntive sulla morfologia del terreno contribuendo cosí a migliorare la scansione effettuata dal radar e a stabilire, per esempio, se l’oggetto individuato sia una mina o una semplice lattina.

In altre parole, l’operatore puó effettuare l’intera fase di rilevazione da una distanza di sicurezza.

Questo progetto è condotto in collaborazione tra Italia, Stati Uniti e un paese partner della NATO, l’Ucraina, dove i molti ordigni bellici inesplosi vestigia di conflitti del passato rappresentano un grave pericolo. Grazie al supporto fornito dalla NATO attraverso il programma Science for Peace and Security (Scienza per la Pace e la Sicurezza) possiamo aiutare l’Ucraina a rendere il proprio territorio piú sicuro senza mettere a rischio vite umane.

COMMENTO (INGLESE)
Dylan White
Guarda gli altri video della serie per saperne di piú su NATO Science.
Music
Chianti Please by Eric Cunningham, Chris Lang, Jacqueline Santillian
Usage rights
Questo materiale è di libero accesso per l’utilizzo in filmati e articoli giornalistici nonché per la diffusione online e a mezzo radio. L’utilizzo per altri scopi è sottoposto a vincoli.
Reference
NATO837774
ID
1660